Nell'antica mitologia sassone Irminsul è il grande albero sacro che rappresenta l'asse del Cosmo (axis mundi), il pilastro che sostiene l’intero universo e punto di connessione tra Cielo e Terra.
Il suo nome deriva da "irmin" che significa "grande", "supremo" - caratteristica che è propria del dio Odino/Wotan - e "sûl" traducibile come “pilastro” o “colonna”.
L'irminsul ebbe un ruolo importantissimo nella tradizione religiosa dei popoli germanici, sin dai tempi più remoti. A Geismar, oggi quartiere di Fritzlar nell'Assia settentrionale, era venerata la Quercia di Donar (o Albero di Thor), un antichissimo albero sacro alla tribù dei Catti che fu abbattuto nel 723 come conseguenza del vasto movimento di cristianizzazione promosso da Papa Gregorio Magno e compiuto con grande zelo da San Bonifacio.
Uno zelo che ha i tratti esecrabili del fanatismo. Le fonti narrano infatti che per impressionare coloro che non si erano ancora convertiti al cristianesimo, Bonifacio volle dimostrare l'impotenza della divinità pagana distruggendo - con la complicità dell'esercito franco - la Quercia di Donar senza subire alcuna ritorsione.
Il legno della povera pianta fu utilizzato per edificare una cappella alla quale fece seguito, mezzo secolo dopo, la grande cattedrale dedicata a San Pietro che ancora oggi si trova a Fritzlar.
